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Montemartini, Giovanni.

Economista italiano. Docente di Economia a Pavia e a Roma, fu redattore capo del "Giornale degli economisti" e collaboratore della rivista "Critica sociale". Fu in Italia il più autorevole rappresentante del movimento delle municipalizzazioni oltre che valido e attivo organizzatore di servizi e riforme sociali. Molti suoi scritti testimoniano gli studi da lui compiuti sugli ambiti di produzione ed ingerenza dello Stato e dei comuni sul funzionamento dei pubblici servizi. In essi si rileva l'influenza dei principi della scuola viennese e una personale rielaborazione della teoria di Antonio De Viti De Marco. Particolarmente interessato ai problemi riguardanti il lavoro e la disoccupazione, promosse l'Ufficio del Lavoro presso la Società Umanitaria di Milano (1902) che realizzò studi ed indagini riguardanti il lavoro nelle risaie o le condizioni dei lavoratori a domicilio. Nel 1903 gli fu affidata la carica di direttore generale dell'ufficio del Lavoro presso il Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio: in questo ruolo istituì presso il ministero un consiglio di lavoratori e datori di lavoro. Si occupò del progetto per la formazione dell'Istituto internazionale dell'agricoltura (1905) e della riorganizzazione dell'ufficio generale di statistica (1911). Fu tra i maggiori promotori ed estensori della legislazione sociale elaborata tra il 1903 e il 1913. Tra i suoi scritti: Teoria della produttività marginale (1889), L'utilità differenziale del risparmio (1897), Introduzione allo studio della distribuzione delle ricchezze (1899), La municipalizzazione nei servizi pubblici (1917) (Montù Beccaria, Pavia 1867 - Roma 1913).